Lo sport e i suoi miti : I miti di ieri

I miti di ieri

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La spada

EDOARDO MANGIAROTTI

Edoardo Mangiarotti nasce a Renate il 7 aprile 1919. Figlio di Giuseppe Mangiarotti, schermidore di prestigio internazionale nel periodo del primo dopoguerra e maestro d'arme che importò in Italia le varianti della scuola francese di scherma. Mangiarotti in carriera È l'italiano che ha vinto il maggior numero di medaglie nelle olimpiadi e nei campionati mondiali: ha infatti collezionato complessivamente 6 medaglie d'oro, 5 medaglie d'argento e 2 medaglie di bronzo fra il 1936 e il 1960. Nel 1959-1960 ha fatto parte del comitato di gestione della Federazione Italiana Scherma (FIS) nominato dal CONI insieme a Gastone Darè e Renzo Nostini. Si è ritirato dalla scena olimpica nel 1961 come il più grande schermidore di spada di tutti i tempi, mentre nel fioretto condivide questo riconoscimento col fiorettista francese Christian d'Oriola, schermidore che nella sua carriera non riuscì mai a sconfiggere. Attualmente è Presidente dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport, ente benemerito riconosciuto dal Coni, oltre che membro d'onore del consiglio federale della Federazione Italiana Scherma e della Fédération Internationale d'Escrime (FIE), della quale presiede anche la Commissione di Disciplina. Condivide col marciatore Ugo Frigerio il primato di unico italiano ad essere selezionato per due volte come alfiere dell'Italia in una cerimonia d'apertura delle olimpiadi, avendo innalzato il tricolore sia a Melbourne nel 1956 che a Roma nel 1960.

    Carriera sportiva
  • Olimpiade di Berlino (1936): Oro a squadre [Squadra]
  • Olimpiade di Londra (1948):
    • Argento a squadre [Fioretto]
    • Bronzo individuale [Spada]
    • Argento a squadre [Spada]
  • Olimpiade di Helsinki (1952):
    • Argento Individuale [Fioretto]
    • Argento a Squadre [Fioretto]
    • Oro individuale [Spada]
    • Oro a squadre [Spada]
  • Olimpiade di Melbourne (1956)
    • Oro a squadre [Fioretto]
    • Bronzo individuale [Spada]
    • Oro a squadre [Spada]
  • Olimpiade di Roma (1960)
    • Argento a squadre [Fioretto]
    • Oro a squadre [Spada]

Il fioretto

DORINA VACCARONI

Dorina Vaccaroni nasce a Lido di Venezia il 24 settembre 1963; è una schermitrice e ciclista italiana. Campionessa dal temperamento deciso e allieva principale dell'importante allenatore del Circolo scherma Mestre Livio Di Rosa, ha iniziato la sua lunga attività sportiva a livello internazionale nella scherma, specialità fioretto, nella seconda metà degli anni settanta. Con i suoi primi successi è iniziato il ciclo, oggi ancora vincente, delle fiorettiste azzurre. Nel 1977 partecipa ai Campionati Mondiali assoluti, mentre l'anno dopo vince, tra le categorie giovanili, il suo primo titolo italiano e il prestigioso Trofeo Martini di New York. Disputa a soli sedici anni la sua prima Olimpiade a Mosca nel 1980, ottenendo un sesto posto individuale e un quinto posto a squadre. Nel 1981 vince la Coppa del Mondo e l'anno seguente è campionessa europea, vincendo il suo primo titolo mondiale a squadre. Nel 1983 è campionessa del mondo sia individuale che a squadre, inoltre vince il titolo anche tra i giovani e ancora la Coppa del Mondo, che vincerà per la terza volta l'anno dopo. Conquista tre medaglie olimpiche: il bronzo individuale a Los Angeles nel 1984 (in cui ottiene anche il quarto posto a squadre); l'argento a squadre a Seul nel 1988 e infine l'oro a squadre a Barcellona nel 1992, tutte nel fioretto. Dopo il bronzo a squadre ai mondiali del 1993, che segue gli allori del 1990 e del 1991, lascia l'attività agonistica per dedicarsi all'insegnamento (che svolge tuttora nella sua palestra), salvo poi tornare in pedana nel 1998 per vincere i titoli italiani di 3a e 4a categoria. Successivamente ha cominciato a dedicarsi al ciclismo, che dal 2000 ad oggi la vede protagonista a livello amatoriale non solo nelle granfondo, in cui vanta numerose vittorie, ma anche nelle corse su strada, tanto da vincere un titolo italiano master e ottenere l'ottavo posto nel mondiale di categoria. Inoltre nel 2005 ha avuto modo di correre anche una stagione nel ciclismo professionale. Nella vita privata ha studiato anche fisioterapia, ha condotto un programma su Telefriuli e si è candidata, senza successo, con il Centro Cristiano Democratico.

    Carriera sportiva
  • 3 coppe del mondo (1981, 1983, 1984)
  • Olimpiade di Los Angeles (1984): Bronzo individuale [Fioretto]
  • Olimpiade di Seoul (1988): Argento a squadre [Fioretto]
  • Olimpiade di Barcellona (1992): Oro a squadre [Fioretto]
  • Mondiali di Clermont-Ferrand (1981): Bronzo a squadre [Fioretto]
  • Mondiali di Roma (1982): Oro a squadre, Argento individuale [Fioretto]
  • Mondiali di Vienna (1983): Oro individuale e a squadre [Fioretto]
  • Mondiali di Losanna (1987): Bronzo a squadre [Fioretto]
  • Mondiali di Lione (1990): Oro a squadre [Fioretto]
  • Mondiali di Budapest (1991): Oro a squadre [Fioretto]
  • Mondiali di Essen (1993): Bronzo a squadre

La sciabola

NEDO NADI

Nedo Nadi nasce a Livorno il 9 giugno 1894. Viene considerato un grande campione della scherma, atleta versatile in grado di vincere l'oro in tutte e tre le armi (fioretto, sciabola, spada) nella stessa Olimpiade. Nedo Nadi e il fratello minore Aldo furono avviati alla scherma dal padre, il maestro d'armi Giuseppe Nadi, il quale li allenò con durezza al pari degli altri allievi della propria scuola. Nella sua palestra i due ragazzi si allenavano con il fioretto e la sciabola. La spada invece era proibita, perché il padre la riteneva un'arma indisciplinata e per questo motivo Nedo era costretto ad andare a tirare di spada altrove, di nascosto dal padre. Sembra che il padre una volta dichiarò: Nedo vincerà tutto quello che si potrà vincere nella scherma. Quando si stancherà, Aldo lo sostituirà. Secondo molti la sua profezia non risultò essere andata lontano dalla verità. Nedo Nadi vinse il Torneo dell'Imperatore a Vienna, quindi partecipò alla sua prima Olimpiade ad appena diciott'anni, a Stoccolma nel 1912: ottenne subito il primo successo olimpico, l'oro nel fioretto individuale. Terminata la guerra partecipò alle Olimpiadi del 1920 di Anversa in veste di alfiere portabandiera della spedizione azzurra e capitano della squadra italiana di scherma, da lui totalmente scelta. Nedo Nadi compì un'impresa: diventare campione olimpico in tutte e tre le armi nella stessa edizione dei Giochi; vinse infatti l'oro a squadre nella spada, ed entrambi gli ori (individuale e a squadre) sia nel fioretto che nella sciabola. Mancò solo l'oro individuale nella spada, a causa di problemi intestinali che lo costrinsero ad abbandonare il torneo. Nedo Nadi fu uno dei principali protagonisti di quell'Olimpiade, assieme al fratello Aldo e al finlandese Paavo Nurmi. Dopo quelle Olimpiadi Nadi si trasferì in Argentina, allenando e gareggiando per il Jockey Club di Buenos Aires. Rientrò in Italia alla fine del 1923, con il fisico debilitato ma con un cospicuo conto in banca. Si sposò e riprese a tirare di scherma per passione. Venne nominato commissario tecnico della squadra azzurra alle Olimpiadi del 1932 a Los Angeles, e nel 1936 divenne presidente della Federazione Italiana Scherma, incarico che mantenne fino alla morte. Sotto la sua presidenza, l'Italia conquistò quattro ori e due argenti ai Giochi del 1936. Fu anche giornalista sportivo. Nedo Nadi morì nel 1940 a Roma, a soli 46 anni, stroncato da un ictus.

    Carriera sportiva
  • Olimpiade di Stoccolma (1912): Oro individuale [Fioretto]
  • Olimpiade di Anversa (1920): Oro individuale e a squadre [Fioretto], Oro individuale e a squadre [Sciabola], Oro a squadre [Spada]